giovedì 19 aprile 2012

Un aiuto per arredare casa: le app


Torno di nuovo dopo un pò. Mi sono laureata. EEEH (sono molto contenta). Ora mi sto guardando intorno nel mondo del lavoro. E non solo, da questo momento avrò del tempo per dedicarmi a scrivere e a divertirmi su questo blog.
A anche se non sono propriamente un genio dell’informatica, la tecnologia mi incuriosisce e seguo le novità.
Così se anche voi avete uno smartphone o un tablet penso che queste 3 APP per la casa vi possano tornare utili.

Una volta trovata la casa perfetta, molti miei amici che non sono del mestiere fanno fatica a colpo d’occhio a immaginare come disporre i mobili e come potrebbe risultare uno spazio con un arredamento diverso.
Se anche voi volete siete indecisi su quanti mobili ci staranno in soggiorno ecco che la tecnologia viene in vostro soccorso:


 
HOME DESIGN 3D   (free _ versione quasi completa):
Potete partire da progetti già fatti e trovare degli spunti per arredare casa.
Oppure riprodurre le vostre stanze con piccole mosse e inserirvi degli arredi predefiniti.
Con la visione tridimensionale vi renderete conto del risultato.





 
MARK ON CALL        (3,99 €)
Anche in questa app si posso creare dei progetti in pianta di vari ambienti   
della casa, partendo da zero o utilizzando i modelli già proposti.
L’aspetto più curioso è che si può acquisire uno spazio reale grazie a delle 
foto. Così si possono anche impiegare veri materiali nel progetto 3D virtuale. 
Si possono aggiungere mobili, finestre e scale e condividere in rete i risultati.




MAGIC PLAN           (free)
Applicazione decisamente innovativa, che riesce da sola a ricavare la pianta 
e le dimensioni della vostra stanza con delle semplici foto. Poi potrete 
aggiungere in pianta arredi ed elementi. Ed infine visualizzare in 3D il vostro 
progetto o anche esportarlo come foto.







Tutte e tre le applicazioni consentono molte personalizzazioni. Di sicuro danno degli spunti a chi ha deciso di arredare casa e non ha tempo o denaro per farsi aiutare da qualcuno del mestiere.
E poi sono anche una scusa per giocare un po’.

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